" Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?

se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?"



da Nessun luogo è lontano di Richard Bach



martedì 18 maggio 2010

Paure infantili e dolci ricordi

ciao!

sempre più spesso in questi ultimi tempi mi mè capitato di sentire genitori che parlavano delle paure e le ansie dei loro piccoli bimbi.
e più che preoccuparmi o allarmarmi pensando che ancora una volta la nostra società sta facendo danni, ho semplicemente pensato: ma allora non ero io una bambina anormale.
Ogni bambino, chi prima e chi poi, esce da quella fase in cui tutto è ovattato e sembra tutto rosa, si comincia a capire il concetto di bene e male, si capisce cosa è giusto e cosa non lo è, si realizza che non tutto può durare per sempre e purtroppo la nostra mente ci fa capire che anche noi o i nostri cari non siamo eterni e il concetto di morte diventa tangibile.
Alcuni bambini rimangono spensierati e riescono a mantenere un distacco da queste cose che sembrano comunque distanti da loro, altri, o più sensibili o più " paurosi", finchè non riescono a metabolizzare queste paure o a razionalizzare a tale proposito, vivono dei momenti di ansia.
Come si superano tali momenti? come fare a spiegare alcune cose a questi bambini?
Non sono una psicologa, quindi non ho una risposta scientifica o medica, ma sono stati una di quelle bimbe che ad un certo punto della sua infanzia ha avuto delle grandi paure e so anche come le ho gestite, sapete quel'è stato il rimedio migliore? una piccola sorellina al mio fianco.
Condividevo la stanza da letto con lei e la sera, quando anche la più piccola paura sembra diventare gigante, lei era la mia cura , la mia medicina, il mio tranquillante.
Non riuscivo mai ad addormentarmi ed avevo necessità di farlo prima degli altri, non volevo che tutti fossero già presi dal sonno, sentire la casa silenziosa e rimanere come abbandonata in un'altra dimensione.
Allora avevo trovato una soluzione, prima iniziavo a raccontare a mia sorella la mia giornata e poi volevo che lei facesse lo stesso con me, quasi comne una favola della buona notte.
Ma non mi accontentavo di un semplice e sonnecchioso ascolto, pretendevo un ascolto attento e partecipe e a tal proposito piazzavo qua e la delle domande aperte che esigevano una risposta articolata. Quando poi era il suo turno non aveva importanza se io mi addormentavo dopo due minuti, lo scopo era raggiunto.
Sono ricordi bellisimi che ho legati alle notti delle mia infanzia, magari lei un pò meno, ma credo di poter concludere dicendo che spesso, specialmente con i bambini, il miglior modo per rasserenarli e far fronte alle loro paure è donargli molto amore e l'amore e la vicinanza di un fratello è ancora più un ottimo rimedio.

buonanotte

1 commento:

  1. Mi dispiace dirtelo ma eri e sei tutt'ora un po' squilibrata hahahahahahaha

    e adesso che ci penso credo che il marito silenzioso l'ho scelto dopo la mia infanzia con te hahahahahaha

    no dai che anch;io ricordo con piacere quei momenti. un po' meno quelli da adulta quando hai cominciato a urlare di notte

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